I GIGANTI

GIGANTIE' il 1963 quando Enrico Maria Papes suona la batteria con un cantante del Clan Celentano e, quando si decide di rinnovare la formazione, Papes chiama l'amico Giacomo Di Martino (Mino) alla chitarra ed entra Francesco Marsella (Checco) alla tastiera.
Nel 1964, dopo aver abbandonato il gruppo, Papes e Mino formano con Sergio, il fratello di Mino, i "Giganti" a cui si aggrega, da li a poco, Checco.
Nel '64 compongono (la gran parte dei loro successi è di loro creazione) "La bomba atomica". Questa è la prima canzone antinucleare italiana e verrà pubblicata nel ’66.
Nel '65 esce il 45 giri "Fuori dal mondo" abbinato a "Solo per voi". Ma è nel '66 che esplodono con "Tema” al Disco per l'Estate lasciando di stucco tutti gli Italiani (e non solo) per la loro originalità, le loro voci e la loro freschezza. In questi anni i "complessi" non sono ben visti in TV ma i Giganti, con la canzone "Tema", spalancano le porte a tutti i gruppi a loro contemporanei.
Nel '66 si piazzano in testa alle classifiche di vendita con "Tema" e ci restano per ben 19 settimane (primo gruppo italiano a raggiungere la vetta delle classifiche).
In seguito vi entrano poi i Rocks, e gli Equipe 84, nello stesso anno, i Nomadi nel ’67, i Camaleonti nel ’68, i Pooh nel ’71 ed infine i Dik Dik nel ’72.
Nel '66 esce anche "Una ragazza in due" e anche questo disco si piazza in cima alle classifiche. "Una ragazza in due" è ancora oggi una delle canzoni più cantate dove c'è aggregazione.
Nel ’67 presentano a Sanremo “Proposta” (ricordata come "Mettete dei fiori nei vostri cannoni", slogan tutt'ora presente alle manifestazioni per la Pace) rimanendo ancora in testa alle classifiche per 16 settimane.
Nei concerti dal vivo incantano e coinvolgono il pubblico per la loro originalità, per il loro inimitabile impasto vocale, per il loro grande affiatamento e per la “grinta” con cui eseguono i brani.
Ancora nel ‘67 partecipano al Cantagiro con “Io e il Presidente” riscontrando un grande successo da parte del pubblico. Il brano, però, verrà subito censurato (!).
Nel ’68, ancora a Sanremo, presentano, in coppia con il debuttante Massimo Ranieri, “Da bambino” e nel ’69 escono con due brani storici in versioni particolarissime: “Summertime” di Gershwin e “Sixteen tons” dei Platters.
Nel '71 decidono di cambiare strada e si immergono nella creazione dell’ L.P. "Terra in bocca (poesia di un delitto)” che parla di mafia e che dà loro soddisfazione grazie alle ottime recensioni della critica ma una delusione sulle vendite perché viene censurato (!!).
E’ uno dei primissimi lavori italiani di quel genere che verrà in seguito definito "Progressive".
Delusi, ma anche amareggiati perché il lavoro di tre mesi viene vanificato e la futura strada interrotta, i Giganti si sciolgono. E'il 1972.
Nel ’98, dopo 26 anni di assoluta assenza dalle scene, Papes e Checco vengono invitati ad alcune importanti trasmissioni TV e loro, si può dire “per gioco”, accettano. La risposta è entusiasmante, così decidono di tornare a calcare le scene.
Oggi i Giganti, capitanati da Enrico Maria Papes, nei concerti, oltre ad eseguire i lori brani più famosi, dedicano degli spazi ai grandi cantautori Italiani (De Andrè, Guccini, Gaber, ecc.) e al Rock degli anni ’70 (Santana, Deep Purple, ecc.).