Oggetti e design

MACCHINA DA SCRIVERE VALENTINE


Conosciuta in Italia come la Rossa Portatile per via del suo caratteristico colore,la Valentine era considerata trasgressiva non solo perché “rompeva” con la tradizione olivettiana, ma anche per lo stile di vita introdotto: la Valentine, infatti, faceva un appello al nuovo e alla moda, non a caso nasce l’anno successivo alla contestazione studentesca, al grande maggio parigino, il maggio della “immaginazione al potere”.

La sua caratteristica principale era la portabilità: mentre nelle vecchie macchine da scrivere il contenitore era a parte o non presente, nella Valentine la macchina stessa diventa contenitore: il retro della Valentine era infatti nient’altro che il coperchio e manico da trasporto e bastava togliere la copertura-guscio in resistente ABS per accedere immediatamente alla macchina stessa.

Sottsass non solo progettò il design della Valentine,“pensata come una nuova penna biro, un oggetto da pochi soldi pronto per essere venduto anche nei mercati di paese”, ma ne pensò anche la prima campagna pubblicitaria

Per la campagna pubblicitaria furono chiamati artisti del calibro di Roberto Pieraccini, Milton Glaser e lo stesso Sottsass.

Le pubblicità che nacquero dal connubio tra il nuovo concetto Valentine e la spinta creativa e innovativa di Sottsass sono tra le più moderne dell’epoca, ancora attualissime, introducono il prodotto in primo piano, nella sua essenza, inserito tra la gente (il suo target) o in quadri famosi e non si allineano allo standard dell’epoca di inserire semplicemente una serie fredda di dati tecnici.

La Valentine, interamente costruita in ABS (Acrylonitrile Butadiene Styrene) lucido, cioè in pratica plastica, presenta un design moderno sia nelle linee che nei materiali: l’uso della plastica negli anni settanta è infatti un messaggio chiaro di modernità, un materiale nuovo per un oggetto nuovo. Al tempo stesso questa voglia di novità è contemporanea, come detto al momento, politico e sociale, di rinnovamento generale.

La Valentine è insomma uno degli oggetti di design che più ha caratterizzato quel periodo storico ed in generale la storia del design italiano del ventesimo secolo. L’importanza della Valentine è ulteriormente sottolineata dalla sua presenza dagli inizi degli anni settanta nella collezione permanente del Museun of Modern Art (MoMA) di New York.


RADIO CUBO BRIONVEGA TS 505

 

Brionvega ts 505
Zanuso & Sapper

 

RICHARD SAPPER 
BIOGRAFIA
NATO A MONACO DI BAVIERA, 1932
DESIGNER, GRAFICO, COMPIE STUDI DI FILOSOFIA, GRAFICA, INGEGNERIA E ANATOMIA. SI LAUREA IN SCIENZE ECONOMICHE A MONACO. DOPO UN BREVE LAVORO NEL CENTRO STILE MERCEDES, ARRIVA A MILANO NEL 1957 DOVE LAVORA CON PONTI, ROSSELLI E POI CON ZANUSO. CONSULENTE FIAT DAL 1970 AL 1976, CREA NEL 1972 UN GRUPPO DI STUDIO CON GAE AULENTI PER I PROBLEMI DEL TRAFFICO (TEMA SVILUPPATO ANCHE ALLA XVI TRIENNALE DEL 1979). DAL 1980 È CONSULENTE PER LA IBM, POI RESPONSABILE DI PRODUCT DESIGN PER TUTTO IL MONDO. DA SEMPRE INTERESSATO AL DISEGNO DI PRODOTTI TECNICAMENTE COMPLESSI, DA PRODURRE IN GRANDE SERIE. HA VINTO PER BEN 10 VOLTE IL COMPASSO D'ORO, E HA RICEVUTO ALTRI IMPORTANTI RICONOSCIMENTI; UNA QUINDICINA DI SUOI PROGETTI SONO ALLA MOSTRA PERMANENTE DEL MODERN ART MUSEUM DI NEW YORK. ULTIMAMENTE HA SVILUPPATO SISTEMI COMPLESSI PER SOCIETÀ QUALI IBM, CASTELLI, KNOLL INTERNATIONAL, ARTEMIDE, ALESSI, ECC. SVOLGE INTENSA ATTIVITÀ DIDATTICA.

 

MARCO ZANUSO
  BIOGRAFIA
Nato a Milano nel 1916, si laurea in architettura nel 1939.

Architetto, urbanista e designer ed animatore fin dal dopoguerra del dibattito culturale nel Movimento Moderno, è membro dei CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne) e dell'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), dal 1947 al 1949.

Condirettore di Domus con Ernesto N. Rogers nel 1946-47 e redattore di Casabella negli anni cinquanta, ottiene più volte il riconoscimento della medaglia d'oro (VIII, IX, X, XI, XIII Triennale) e consegue il gran premio della Triennale nelle edizioni IX, X, XIII

Partecipa alla fondazione dell'ADI 1954 e alla creazione del premio Compasso d'Oro nel 1956.

L'attività di architetto e designer gli fanno guadagnare il Compasso d'Oro negli anni 1956, 1962, 1964, 1967 e alla carriera nel 1985. Tra le architetture occorre ricordare i complessi per Olivetti in Sud America, stabilimento Necchi a Pavia e il Nuovo Piccolo Teatro di Milano; tra i progetti di design vanno menzionati quelli per Arflex, Brionvega, Borletti, Gavina, Bonacina, Kartell, Siemens. Svolge attività didattica presso il Politecnico di Milano.

Diversi suoi pezzi sono presenti nella collezione di Design del Museum of Modern Art di New York.



TV ALGOL 11”

"Algol 11 è come un cagnolino fedele che osserva il suo padrone" così commentavano i due designer dell’esemplare dal pedigree che da solo racconta l’italian style degli anni Sessanta. Questo "cagnolino-televisore"  fa parte della collezione permanente del museo Moma di New York.

 

Nel 1964 gli architetti Marco Zanuso e Richard Sapper progettano l'Algol per Brionvega un’azienda italiana di Milano sorta nell'immediato dopoguerra. Dal progetto esce un televisore destinato a rivoluzionare i precedenti canoni e gli stessi ambienti domestici che lo ospitano. Il piccolo televisore in bianco e nero diventa  uno dei prodotti rappresentativi dell’italian style degli anni Sessanta, tanto da venire a far parte della collezione permanente di vari musei d'arte tra i quali il "Museum of Modern Art" in New York City


Il segreto di questi "Style Symbols " e' racchiuso in un design che avvicina l'oggetto da creare da un angolo diverso da quello tradizionale.


 

CORNER TELEFONI

 

Dal celebre RIALTO (design GIORGETTO GIUGIARO), noto per avere preso il nome dal famoso ponte di Rialto di Venezia, per la sua esclusiva e particolare forma, al mito del design anni ’60, l’ ERICOFON, creato dalla svedese Ericsson nel 1954 per mano del designer Gosta Thames, al futuristico GRILLO(design Sapper-Zanuso, vincitore del “Compasso d’oro” nel 1967), probabilmente a

 

livello di design e di funzionalità, precursore dei moderni cellulari, ai tradizionali neri in bachelite.

Tanti, colorati e …vintage!

  

TELEFONO A GETTONI

Chi ha vissuto gli anni ’70 ricorda sicuramente l’immagine del vetusto telefono a gettoni, che ci vide innumerevoli volte suoi complici nel tentare di comunicare e di far fuoriuscire dall’infernale feritoia i gettoni inutilizzati.

Un must del periodo!



Edicola ’60 / ‘70

Un’edicola vintage, tante le testate che non ci sono più, altre ci sono ancora ma rinnovate: riviste musicali come QUI GIOVANI e CIAO 2001, la più longeva rivista musicale del settore, che ha cessato le proprie pubblicazioni agli inizi degli anni ’90, dopo oltre 25 anni di attività e con ben 1.200 numeri all’attivo.

E poi ancora TEMPO, ANNABELLA, LA DOMENICA DEL CORRIERE, L’ESPRESSO, IL CORRIERE DEI PICCOLI, IL MONELLO, L’INTREPIDO…..

Da guardare con un po’ di nostalgia….

ALLESTIMENTO SEVENTIES

Sarà creato un corner con un grande pouf in cavallino pezzato, tipico degli anni ’70, una bobina avvolgicavo fungerà da tavolino per oggetti del periodo.