Inti Illimani

Nel corso degli anni i sei giovani catalizzano insieme esperienze di vita, musicali, politiche e culturali, per produrre un ampio repertorio. Si caratterizzano per stile musicale e strumentazione, hanno preparazione tecnica e vocale notevole, sebbene abbiano spesso dichiarato di possedere una formazione autodidatta. Il tremolo eseguito con disinvoltura in Mis LLamitas è una tecnica che non viene sottovalutata neanche dai grandi maestri della chitarra classica.
Nella loro opera musicale i brani spaziano dalla caratterizzazione tipica della musica andina alla canzone rivoluzionaria, con un'ampia gamma di colorazioni intermedie, insolite ed originali.
Non si riesce tuttavia circoscrivere la loro produzione a una corrente artistica (come è avvenuto, ad esempio, nel rock o nella musica dei cantautori): musica e stile restano unici ed irripetuti, dando al gruppo una fama e una longevità di gran lunga superiori a quella del resto del movimento. L'attività musicale parte dall'arrangiamento di temi popolari e folkloristici, per prodursi poi in piccole opere autonome che sono, in alcuni casi, anche ben elaborate. Si può dire che la loro sia una continua ricerca di nuovi sviluppi, con un repertorio pieno di combinazioni armoniche ritmiche e stilistiche che pone ogni brano al centro di sé stesso; la varietà risulta perciò talmente ampia da non far notare il fatto che la struttura introduzione-strofe-ritornello è pressoché onnipresente con pochissime eccezioni, ma nelle pochissime eccezioni compaiono strutture sinfoniche ben orchestrate (volutamente non è stato usato il termine arrangiate).

 

Il repertorio dunque non si stabilizza intorno ad un modello tipo, non vi è la ricerca della combinazione che funziona o ottimale; al contrario mostra molte possibili combinazioni, spesso geniali, sviluppate dalla confluenza di ingredienti semplici ma saggiamente dosati. Anche nelle elaborazioni più ingenue o scontate la valorizzazione massima porta a piccoli grandi capolavori. Tutto ciò riguarda sia il discorso musicale di per sé sia le argomentazioni e la strumentazione. Infatti, nei primi anni, il parco strumenti del gruppo è pressoché statico e prossimi allo 'schema fisso' sono i ruoli vocali e strumentali. Nonostante questa staticità (comunque relativa) riescono a non ripetersi neanche nelle sonorità strumentali e vocali sfruttando al meglio le possibilità tecniche degli strumenti e della voce.
La loro padronanza della tecnica esecutiva ed arrangiativa, che ispirò una serie di artisti come i Grup Yorum, si esprime anche nel fatto che le sofisticazioni armoniche non sono sempre necessarie, stesso dicasi per i virtuosismi vocali. Se America Novia Mia ha una struttura ritmica ed armonica abbastanza semplice e le parti vocali non mostrano un'eccessiva elaborazione, non la si può di certo ritenere una canzone di facile esecuzione; anche alla luce del fatto che costituisce un pezzo di repertorio appartenente ad una fase non giovanile del gruppo si può ritenere qualcosa di più che una semplice messa in musica di un testo poetico. Soprattutto considerando la coda finale, tutt'altro che semplice o canonica. Non mancano poi esibizioni di coralità orchestrale (Patria prisionera, Canto a los caídos, La exiliada del Sur), di colorazione efficace e curata (La segunda independencia, Simón Bolívar, Carnevalito de la quebrada de Hamahuaca), di ricerca di tradizioni profonde nei brani (Señora Chichera, Flor de Sancayo).
Numerosi i brani allegri nella musica ma struggenti nei testi (Lamento dell'Indio, Taita Salasaca); altrettanto frequenti i brani strumentali, dedicati alle località (Alturas, Chiloe, Ramis).
Vengono prodotte anche strutture musicali complesse (Huajira, Canto a los caídos, Chiloe), brani che si evolvono in maniera sinfonica con strutture armoniche sapientemente dosate, con ritmi che non sono semplice accompagnamento di base, ma che vanno a costituire parte orchestrale.