Qualche notizia su Brienza

Brienza, in provincia di Potenza, è un comune di circa 4.200 abitanti.

Di origini longobarde, il primo nucleo storico sembra datare intorno al VI secolo d.C.

In occasione del disastroso terremoto del 1980, ottenne la medaglio d'oro al Merito Civile, giacché "con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e di alto senso del dovere, meritevole dell’ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.»
Si fregia inoltre del titolo di "Città", attribuito con Decreto del Presidente della Repubblica in data 07/11/2005.

Al visitatore, Brienza offre i seguenti luoghi di interesse:

La Chiesa dell'Annunziata, ad unica navata dalla volta affrescata con l'immagine di Gesù Cristo e dei quattro Evangelisti. Sull'altare maggiore è un dipinto su tavola, raffigurante la Deposizione e sui dieci altari laterali le statue dei santi. Fra le opere un pulpito ligneo del 1735, di Antonio la Sala di Potenza, con confessionale sottostante, ed un coro a 29 stalli alle spalle dell'altare maggiore.
La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta , posta neelle vicinanze del Castello, probabilmente risalente alla fine dell’Xl sec., fortemente rimaneggiata a seguito dei terremoti del 1761 e 1857, quando furono aggiunti l’ampio sagrato e la cripta per la sepoltura del clero. L’interno si presenta diviso in tre navate (ma originariamente potrebbe essere stata una sola), con un prezioso altare maggiore bicromo con decori in oro. Nella navata sinistra è posto un secondo altare, del 1729, arricchito da un palliotto a motivi floreali. Di un certo interesse è il coro ligneo a 38 stalli, risalente al 1769, e la cantoria finemente lavorata e arricchita di un organo. Sul fonte battesimale - un’acquasantiera in pietra lastricata - troviamo scolpito lo stemma della famiglia Caracciolo.
La Cappella di S. Michele Arcangelo, detta dei Greci perché adibita al rito ortodosso, è ad unica navata, in pietra rettangolare, all’interno contiene un unico altare e un ciclo di bellissimi affreschi di difficile attribuzione.
A monte dell’ abitato è posta la Chiesa del SS. Crocifisso risalente, secondo la tradizione, al 1237, sebbene studi più recenti l’abbiano datata a non più di quattro secoli fa. Si tratta di un piccolo edificio ad unica navata che conserva, al suo interno, alcuni affreschi del 1700. Di sicuro impatto per il visitatore è la sua posizione, su un’altura che domina l’intero corso del Melandro, in un’area circondata da boschi che si anima durante le celebrazioni del SS. Crocifisso.Vi si può godere un panorama assai suggestivo.(S.S. n.95 - Direzione Atena Lucana - Bivio al Km. 3)

Il "Chiazzino" è posto laddove anticamente si trovava l'accesso principale del borgo. Vi si può ammirare il portale più bello del paese. Partendo da questo punto, ci si inerpica per le fitte stradine della rocca prima di raggiungere il castello.

Il borgo è un succedersi interessante di antri e piccoli tuguri scavati nella roccia, di modeste abitazioni e di qualche più signorile costruzione. La via degli Archi ne è uno degli angoli più accattivanti: archi poveri e stretti che si rincorrono su un budello in cui si riesce a stento a conservare la linea del cielo e che culmina in una piazzetta scoscesa dove le case sembrano la proiezione necessaria della roccia.

Piazza del Municipio

Al centro della piazza campeggia il monumento bronzeo (inaugurato nel 1890), a Francesco Mario Pagano (Brienza,1748-1799), giurista, filosofo e martire della Repubblica partenopea. Sullo sfondo si ergono il convento dei Frati Minori Osservanti (Opera di Cafaro Pignoloso-1571), oggi sede municipale, e l'annessa chiesa dell'Annunziata, coeva.

Aree naturali

Gran valore dell'intera comunità Burgentina è il suo immenso patrimonio ambientale,paesagistico e faunistico: trovandosi in una posizione strategica (è il punto di incontro tra la Val d'Agri, la valle del Melandro e confinante con il Val di Diano), il comune Burgentino è arricchito da un patrimonio boschivo che copre oltre l'80% dell'intero territorio, con la presenza di una sorprendente varietà di specie biologiche e zoologighe, che vanno dai grandi boschi di Faggio, presenti soprattutto sul monte San Gennaro (1012 m.), alle varietà di querce sparse su tutto il territorio (cerri, querce secolari, roverelle), fino al castagno, che da il nome a una famosa località, ai piedi del Monte del S.S. Crocifisso, denominata, appunto, Castagneta. Di gran valore paesagistico è la località Lago, Faggeto a 1400 metri di altitudine, di bellezza entusiasmante e selvaggia, regno del silenzio e ricco di aria purissima.(S.S. 598-Direz. Atena Lucana- Uscita Pozzi - proseguire per 5 Km.), con aria pick-nik attrezzata, e fonte di acqua purissima, che sgorga direttamente dalle rocce.

Il volo dell'angelo